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Comunicazione
07/11/2014
Nel decreto sblocca italia norme insufficienti per il mattone, se non riparte l'immobiliare non riparte il paese!

il decreto sblocca italia è quasi un'occasione mancata per il mattone, perché "le norme contenute nel decreto sono insufficienti per il vero rilancio del settore immobiliare",a dirlo è stato il presidente di fimaa-confcommercio, valerio angeletti, che ha ribadito l'importanza di dare "uno choc" capace di dare fiducia ai cittadini e al sistema italia, a partire dall'abbassamento della pressione fiscale sulla casa

occasione mancata
"l'eliminazione del vincolo dell'affitto per poter usufruire della deduzione irpef del 20%, per chi acquista casa da un costruttore, e l'estensione delle deduzioni fiscali anche per chi compra da privati- ha spiegato angeletti- avrebbero consentito la ripartenza delle compravendite immobiliare con benefici sia per le imprese di costruzione sia per le centinaia di agenzie immobiliari che a causa della crisi rischiano la chiusura in tutto il paese". "se non riparte l'immobiliare non riparte il paese"

una cura choc
"quello che serve per rimettere in moto la macchina delle compravendite immobiliari e l'intero indotto- ha aggiunto il  numero uno di fimaa- è uno choc che dia fiducia ai cittadini e a tutto il sistema italia, a partire dall'abbassamento delle pressione fiscale sul mattone. senza tasse chiare ed eque non si va da nessuna parte"

l'imposta unica sulla casa
"accogliamo invece positivamente- ha sottolineato angeletti- la proposta di unificare le imposte sugli immobili in un'unica tassa che sostituisca il balzello dei vari tributi sul mattone e che dia più autonomia ai comuni e dunque maggiori responsabilità alle scelte dei sindaci. fare chiarezza, semplificando con una tassa sulla casa unica e secca vuol dire mettere ordine. ci auguriamo che non si ricada però nel solito giochetto del cambiar nome alle cose solo per nascondere improvvisi aumenti delle tasse a carico dei cittadini e delle imprese.




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