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Comunicazione
09/12/2013
Acquisto della casa, da gennaio nuove aliquote
Rivoluzione su imposta di registro e altri tributi. Chi guadagna e chi no, Comprare un appartamento, il sogno nel cassetto di tanti italiani, da gennaio potrebbe diventare meno costoso in alcuni casi ma più caro in altri. Sono le novità introdotte di recente e che pertanto è sempre bene conoscere per tempo.. Imposte rimodulate Prima di partire in questa cavalcata tra le novità, occorre precisare che le imposte sull’acquisto di un immobile sono piuttosto variegate come dicono alcuni o piuttosto complicate come dicono altri. Esistono infatti diversi regimi di tassazione, con imposte ed aliquote differenti tra loro, a seconda di cosa si acquista, prima casa, seconda casa, terreno, ecc. e a seconda di chi sia il venditore, privato, impresa etc. Cercheremo perciò di concentrarci su alcune precise casistiche rinviando l’esame delle altre ai prossimi articoli. Le regole fino al 31 dicembre.. Cominciamo perciò con l’acquisto della prima casa da un privato, affare che da molti anni è già agevolato dal legislatore con speciali riduzioni delle aliquote. Sull’acquisto di un immobile non prima casa da un privato, infatti, si paga l’imposta di registro del 7%, quella ipotecaria del 2% e quella catastale dell’1%. Viceversa se si compra in regime di agevolazioni prima casa l’imposta di registro scende al 3% e quella ipotecaria e catastale si pagano in misura fissa, cioè per 168 euro ciascuna. Un bel risparmio senza dubbio; ma da gennaio le cose dovrebbero andare ancora meglio. Novità dal 1° gennaio Per effetto della mini riforma del governo, infatti, salvo variazioni dell’ultima ora, dal primo gennaio 2014 l’imposta di registro sull’acquisto della prima casa da un privato scenderà dal 3% al 2% (con un minimo di 1.000 euro), mentre le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa diminuiranno da 168 euro a soli 50 euro ciascuna. Questo significa in moltissimi casi una bella sommetta. Ma per comprendere meglio, facciamo un esempio. Il signor Enrico ha deciso di comprare da un privato un appartamento a Roma, usufruendo delle agevolazioni prima casa. Ipotizzando una base imponibile di 300.000 euro, attualmente le imposte da pagare sull’acquisto sono: registro 300.000 x 3% = 9.000 euro ipotecaria 168 euro catastale 168 euro, totale 9.336 euro, con le nuove norme invece il trattamento fiscale sarà ancora più benevolo e le imposte diventano: registro 300.000 x 2% = 6.000 euro , ipotecaria 50 euro , catastale 50 euro totale 6.100 euro con un risparmio di oltre 3.200 euro. Agevolazioni sì ma solo se.. Insomma si profilano tempi migliori per chi deve comprare con le agevolazioni prima casa. E a proposito di tale bonus, le nuove norme che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2014 cambiano qualcosa anche in tema di requisiti. Prima di vedere la novità, ripassiamo le condizioni vigenti • l’abitazione non deve avere caratteristiche di lusso; • l’immobile deve essere ubicato nel Comune in cui l’acquirente ha la residenza o in cui intende stabilirla entro 18 mesi dalla stipula o nel Comune in cui ha sede o svolge la propria attività principale ovvero, se trasferito all’estero per lavoro, in cui ha sede il datore di lavoro; Inoltre, nell’atto di acquisto il compratore deve dichiarare: • di non essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune dove si trova l’immobile oggetto dell’acquisto agevolato • di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione, acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa • di impegnarsi a stabilire la residenza entro diciotto mesi nel comune dove è situato l’immobile oggetto dell’acquisto, qualora già non vi risieda. Semplificazioni Dal 1° gennaio viene ridefinita la prima delle condizioni stabilite dalla legge, cioè come abbiamo appena visto il fatto che l’immobile non sia di lusso. Mentre con le vecchie regole occorreva riferirsi alla legge Tupini del 1969, che individua le caratteristiche degli immobili di pregio che non godono delle agevolazioni, dal 1° gennaio invece la norma sarà molto più semplice. Senza dover consultare leggi e interpretazioni, sarà sufficiente controllare l’accatastamento dell’appartamento, poiché con le regole nuove sono considerate di lusso e non usufruiscono delle agevolazioni gli immobili di categoria catastale A/1, abitazioni di tipo signorile, A/8, abitazioni in ville, e A/9 castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico.



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